Intervista a Don Francesco Cristofaro, il sacerdote con più di 200000 followers

Intervista a Don Francesco Cristofaro, il sacerdote con più di 200000 followers

Don Francesco Cristofaro (Catanzaro, 1979) è parroco nella Parrocchia “Santa Maria Assunta” in Simeri Crichied è anche un conduttore televisivo e radiofonico. Conduce su Radio Mater la rubrica "Alla luce della fede" e su Padre Pio TV la trasmissione “Fatti per il Cielo”. Collabora inoltre con Tv2000 nella trasmissione “l'Ora Solare”. È stato opinionista nella trasmissione “Storie Italiane” di Rai 1 e contribuisce con servizi a tema alla trasmissione “Forum” di canale 5. È inoltre molto attivo sui principali social, dove ha un notevole seguito.
 
«Ci presenta la sua nuova opera“Lo sguardo di Gesù. Pagine di Misericordia”?»
Questo libro nasce da un momento particolare. Un giorno ho ricevuto una mail da una persona che mi racconta una pagina molto triste della sua vita. Convinta di non meritare il perdono di Dio, vive nella disperazione. Non potevo lasciar passare questo concetto. Dio è amore. Gesù ha predicato il perdono, la misericordia. Questo libro è una risposta a questa persona e a quanti come lui vivono momenti di smarrimenti o disperazione. In queste pagine, tanti uomini e donne, ferite da un vissuto particolare si incontrano con lo sguardo misericordioso di Gesù e la loro vita cambia.
 
«So che il suo libro è diviso in tre sezioni: può descrivercele brevemente?»
Nella prima parte, attraverso alcuni racconti del Vangelo, pongo l'attenzione su come la vita possa cambiare grazie ad uno sguardo, una parola, un gesto di attenzione. Viviamo in mondo dove è facile etichettare ed emarginare. In queste pagine, si nota facilmente come Gesù usa un modo di agire diverso dagli uomini. Ad esempio, dinanzi all'episodio della donna adultera, tutti ne invocano la morte, Gesù la perdona, non perché approva il male ma perché l'uomo è oltre il suo errore, è ciò che può diventare di bello. Nella seconda parte c'è lo sguardo di Gesù su di me. l'etichetta del “poverino”, l'ho avuta addosso per oltre quindici anni.  A motivo della mia paresi spastica alle gambe con la quale convivo tutt'oggi, ho sperimentato cattiveria, emarginazione, bullismo. Per tutti ero un “poverino” che non sapeva fare nulla. Per loro non avevo valore. Gesù mi dice che io valgo, che posso diventare uno strumento di bene, che non sono io il “poverino” ma povero è chi si sente superiore all'altro. Nella terza parte ci sono delle preghiere, frutto del mio cammino di fede.
 
«Quali sono i messaggi che ha voluto trasmettere attraverso la sua opera?»
In questo libro ci sono diversi messaggi. Innanzitutto, il rispetto della persona e della sua dignità. Tante volte, nel Vangelo, la persona non ha nome. Gesù invece, chiama per nome; riconosce la dignità dell'altro. In queste pagine c'è il messaggio della misericordia, del perdono, dell'amore concreto, l'uso corretto delle parole, il saper essere delicati.
Si parla della malattia, condividendo momenti particolari della mia vita o della mia famiglia.
Si parla del dolore della morte e di come, a volte, siamo banali e superficiali di fronte a questo tema.
 
«Dal suo testo: «Che cos'è la misericordia? È lo sguardo di Dio che ti penetra dentro fino a trasformarti totalmente perché tu ti lasci trasformare». Vorrebbe commentare per noi questa definizione di Misericordia? Incosa differisce dal Perdono?»
Il perdono è un traguardo. Prima di sperimentarlo c'è un cammino che lo precede. Se non ti rendi conto di aver sbagliato come fai a sperimentare il perdono? La misericordia porta alla richiesta del perdono. La misericordia è il cuore aperto. Dio ha il cuore aperto. In questa “casa” possono entrare tutti coloro che lo desiderano. Se so che il Signore mi apre la sua casa, allora, io posso scegliere di entrare anche se in quel momento ho con me delle cose non belle. Proprio entrando in quel cuore, io sono poi invitato ad abbandonare ciò che non va. Ecco il perdono.
 
«Lei è spesso testimonial di eventi a carattere sociale, e in particolare sulla disabilità. Nell'opera parla con onestà della sua paresi spastica alle gambe, e ladefinisce un dono. Può spiegarci il significato di questa importante affermazione?»
Non pensiate che sia stato facile arrivare a questa affermazione. Vi basti sapere che per 18 anni ho pregato per la guarigione. A volte sognano di essere guarito. E altre volte litigavo con il Cielo. Oggi è diverso. Oggi ringrazio perché la disabilità mi ha reso una persona migliore: mi ha dato una sensibilità particolare, comprendo la sofferenza. Capisco il dolore dei genitori. E poi ho capito che per “fare” il prete non servono gambe forte ma amore e l'amore, se necessario, ti fa anche volare.
 
«Lei è un parroco 2.0, molto attivo sui social. Dalla sua opera: «A volte, penso alle migliaia di persone che mi seguono. A me sembra di non fare nulla per loro. Poi ti scrivono e ti dicono grazie per il sorriso e, allora, capisco di essere servito a qualcosa». Quali vantaggi ha trovato nel divulgare la parola del Signore attraverso un canale virtuale? Non pensa che ci possa essere il rischio che il messaggio sia meno incisivo, essendo trasmesso a distanza e non in presenza?»
Il messaggio rimane sempre lo stesso, le forme cambiano. Oggi abbiamo questi mezzi e valorizziamo questi. È chiaro che il virtuale non può sostituire il reale. Questo in tutti i cambi. Anche in campo medico, ad esempio, il tuo medico per telefono può dirti una parola ma poi ha bisogno di visitarti. Attraverso i social, nei momenti di preghiera, io entro nelle loro case, sono uno di famiglia. Sono per loro una presenza amica. Molti di loro, nel tempo, sono venuti a conoscermi di persona, da ogni parte d'Italia e del mondo. E se la gente è tornata a pregare o ha capito che era venuto il momento di una volta, allora il messaggio è stato incisivo.
 
«Lei è uno scrittore molto prolifico: vorrebbe farci una panoramica delle altre sue opere, tutte pubblicate da Tau Editrice
Ne cito alcuni. Signore ti prego con il cuore, un testo dedicato alla preghiera. Tutti i miei libri sono scritti per rispondere alle esigenze di chi mi segue. Spesso mi chiedono “come dobbiamo pregare?”. Ecco, questo libro è una risposta. Il mio si al Signore. Testimonianze di vite sacerdotali (vol 1) e Il mio si al Signore. Storie di fede e di vita (vol 2), sono storie di vita e testimonianze, nel primo caso di sacerdoti impegnati in diversi ambiti della pastorale e nel secondo caso di gente comune con vite straordinarie. Un pensiero a Maria. Preghiere mariane, scritto per sottolineare il mio amore e la mia devozione alla Madonna. C'è poi un piccolo romanzo al quale sono molto legato: Aiutami a credere. Una storia rivolta ai ragazzi con l'invito a non sciupare il tempo e le energie, valorizzando la vita e l'amicizia.
 
 
Contatti
www.instagram.com/dfrancescocristofaro
https://twitter.com/cristofarofranc
https://www.facebook.com/DonFrancescoEsserePrete/
https://www.youtube.com/c/DonFrancescoCristofaro
www.donfrancescocristofaro.it
 
Link di vendita online
https://www.taueditrice.it/libro/lo-sguardo-di-gesu/
https://www.ibs.it/sguardo-di-gesu-pagine-di-libro-francesco-cristofaro/e/9791259751300
 

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